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al testo di Bocchino Rosario
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Con le gocce che sembrano umane anche il verso delle auto risente del bagnato. Sui vecchi invece si trascina negli occhi o in qualche parola stantia da infilare lungo il cammino.
Intorno stratagemmi e istanti versano passi in un segno di spunta per vetrine. Così le porte dell’autobus si spiegano al solito rogito quotidiano : i ragazzi dai libri abbondanti, le signore in alternanza di spesa.
La fermata è un ombrello di corsa nel suo numero perennemente barrato. Addosso al cielo qualche sorriso negligente, il verso indotto dei cappotti.
Intanto il bar di fronte assume il gocciolare dei vetri : il senso della pioggia in umido al tempo prenderà solo la folla degli euro.
E fuori l’acqua lascerà il suo sogno. |
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